I ministeri liturgici

La Chiesa è questa sinfonia di doni che Dio fa all’umanità. Ciascuno di noi è chiamato a scoprire in se stesso ciò che lo rende speciale e la chiave per essere pienamente se stesso, quella che Dio ha pensato per la nostra felicità e per la felicità di tutti quelli che nel corso della nostra vita incontriamo.

Gottesdienst1Anche l’apostolo Paolo ci dice che lo Spirito Santo “ ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo” (Efesini 4,11-12).

Così anche nelle celebrazioni liturgiche ciascuno di noi è chiamato a svolgere un servizio speciale. Oltre ai ministranti abbiamo anche altri protagonisti di questo particolare aspetto della vita di una comunità.

Abbiamo l’assemblea, segno di quell’unità speciale che ci fa fare esperienza della presenza di Gesù in mezzo a noi se ci amiamo reciprocamente (cf. Matteo 18,20); abbiamo una persona che può fare da guida liturgica e può aiutare a comprendere attraverso brevi e semplici commenti il senso della liturgia del giorno; abbiamo i lettori che proclamano le letture e il salmista che qualche volta canta il salmo; abbiamo il sacerdote; abbiamo i cantori. Abbiamo gli accoliti che servono alla mensa, aiutano nella distribuzione dell’eucaristia e che non svolgono le funzioni dei ministranti. Abbiamo il diacono che è uno che desidera con più radicalità vivere a ritmo di dono e che proclama il vangelo.

avvento3Tutte quelle che abbiamo citato sono alcune figure significative che esercitano un particolare ministero.

Ministero viene dal latino “ministrare” ossia servire… e più precisamente, in un certo senso, dall’unione di due parole: MINUS e STARE ossia“STARE SOTTO”. Chi svolge un ministero allora è uno che sa che solo facendosi piccolo, quasi un nulla, può lasciar trasparire la gioia e la bellezza dell’essere amici di Gesù e uomini e donne capaci di sogni grandi nella propria vita.