Non si tratta tanto della luce che occorre per vederci, quanto piuttosto di quei simboli che vogliono esprimere la presenza di qualcuno: Dio, Cristo, la Parola.
Quindi il cero pasquale, le candele, le lampade, i ceri… sono tutti segni di quella luce che « sconfigge il male, lava le colpe, restituisce la gioia agli afflitti…». Nella notte pasquale, nel sacramento del battessimo, nelle esequie, durante la celebrazione eucaristica, durante l’intronizzazione del libro dei Vangeli, davanti al tabernacolo… la luce indica sempre la presenza di Cristo, luce vera della vita. Noi siamo i figli della luce.