Cristo non verrà ad accertarsi se abbiamo 5 follower su Twitter o cinquantamila.
Di recente, mentre mi trovavo da sola sulla Costa centrale della California, ho letto un libro chiamato L’amore che ha fatto Madre Teresa di David Scott. Scott si è trovato ad essere Vice Cancelliere per le Comunicazioni all’Arcidiocesi di Los Angeles ed il libro è sottotitolato “Come le segrete visioni e la notte oscura possono aiutarti a raggiungere le periferie del Tuo Cuore”.
Il libro è scritto in maniera semplice, accessibile ed è condito di aneddoti. Scott ha splendidamente catturato le stranezze e il paradosso di vita di una santa Madre Teresa vissuta per vedere la globale ricchezza di internet e dei social media, e tuttavia i dettagli biografici della sua stessa giovinezza e della vita adulta rimangono avvolti nel mistero.
Come Cristo, in altre parole, ha rifiutato di identificarsi con la destra o la sinistra. Come Cristo, ha coltivato la povertà ed ha anche fatto capire che l’uomo non vive di solo pane. “Facendo visita ad una delle sue missionarie arriva a Nezahualcóyotl, in Messico, un sobborgo dove le persone vivevano in baracche fatte di pannelli di alluminio e compensato, e respiravano il fetore degli scarti industriali e dei gas di scarico, chiese alle persone qual era la loro maggiore necessità. Un uomo, parlando a nome di tutti gli altri, disse semplicemente: ‘La palabra de Dios’”.
Come molti di noi, forse, faccio fatica a capire il significato della Nuova Evangelizzazione. Evangelizzare per cosa? A volte penso. Evangelizzare chi? Che conversazione iniziare? Ma quando è stata l’ultima volta che ho pianto per il fischiettio di un uccellino, o per un ramo in direzione del cielo verso il crepuscolo, o per il dispiegarsi di una foglia? Quando è stata l’ultima volta che ho perdonato qualcuno? Quando è stata l’ultima volta che ho chiesto scusa a qualcuno? Quanto profondamente il mio cuore riesce a desiderare? Quanto sono disposta a soffrire? Queste sono cose che non possono essere misurate o ridotte ad uno stato.
Come blogger che parla della sua fede devo avere cura di questo aspetto, nello sforzo di raggiungere i lettori, non devo cercare di rendere la religione “appetibile”: rispettabile, omogenea, non minacciosa, non falsa, salvatrice, sicura, un’estensione e forma distinguibile dalla cultura in generale. Devo cercare di invitare le persone a provare un’avventura. Ma per fare ciò, devo vivere io stessa questa avventura. Devo vivere in un certo qual modo la precarietà.
Madre Teresa possedeva poco più di una sari e di una Bibbia. Chiaramente lei era esattamente dietro, con, e radicata in Cristo. In uno dei più forti passaggi del libro, Scotte dice:
“Convertire a Cristo, comunque, non era il suo scopo principale. Piuttosto, lei cercava di far convertire all’amore. Solo Dio può cambiare il cuore di una persona, lei diceva. Il suo mestiere era amare, irradiare l’amore di Cristo e, attraverso il suo lavoro di amore, dire alle persone quanto amore Dio avesse per loro. Dal suo amore, lei sperava di avvicinare uomini e donne a Dio. Da lì in poi, lei diceva, stava a Dio condurre le persone lungo il resto del cammino”.
Come per sgonfiare il suo ego: non siamo noi ad evangelizzare; Dio lo fa. La conversione è un misterioso, di solito lungo, lento processo che è del tutto fuori dal nostro controllo. Quando pensiamo che stiamo attuando una conversione, che noi abbiamo la speciale missione di convertire, un filo di competizione può insinuarsi nei nostri pensieri e nel nostro cuore.
Scott continua: “Noi portiamo una testimonianza di amore della presenza di Dio – ha detto Madre Teresa – e se cattolici, protestanti, buddisti o agnostici diventano per questa ragione uomini migliori – ben venga – noi saremo soddisfatti. Crescendo nell’amore loro saranno più vicini a Dio e troveranno in lui il loro bene”.
La Via, la Verità, la Vita, tutto ciò è amore. Non prosperità o grandi numeri. La legge è l’amore.
Dico questo per me stessa in quanto la battaglia tra noi stessi e Dio è combattuta quotidianamente- ogni ora. È facile gonfiarsi d’orgoglio nel dire a quante persone “è piaciuto” il mio discorso a favore della vita e contro la guerra. Ma come mi comporto quando lo schermo del computer è spento? In che modo sono attenta e presente alle persone intorno a me quando il blog di notte è chiuso? Quanto la mia vita è nascosta in Cristo?
Madre Teresa ci ricorda che il tempo separa le pecore dalle capre, Cristo non verrà ad accertarsi se abbiamo 5 follower su Twitter o cinquantamila. Non rimarrà sorpreso del fatto che abbiamo imparato a memoria il Catechismo. No, avrà a cuore se siamo stati disposti a condividere il nostro ultimo pezzo di pane.
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Heather King è una cattolica convertita, un ex alcolista, e scrittrice il cui libro più recente è STRIPPED: Cancer, Culture and The Cloud of Unknowing. Tiene conferenze in giro per il paese e cura un blog dal titolo Heather King: Mystery, Smarts, Laughs.
Fonte: Aleteia