Come far nascere un bel gruppo ministranti? Dalle fondamenta ai frutti del servizio Storie

Luigi è un giovane animatore dei ministranti che per la prima volta si è messo in gioco per cominciare l’avventura di un nuovo gruppo e aiutarlo a crescere. Racconta così la sua esperienza.

Quando mi è stato affidato il compito di animare il gruppo ministranti della mia parrocchia, che di fatto andava rifondato, all’inizio ho avuto un pò di esitazione, ma poi mi sono tuffato con tutto me stesso. Sono riuscito a conciliare gli studi dell’università e tutto il resto con questo impegno che per me è anche una gioia, visto che sono stato per molto tempo anche io ministrante.

©bartb_pt/Flickr

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Mi sono chiesto: da dove cominciare? Mi sono stati molto utili due piccoli libri: anzitutto Sempre in Via. Questo testo mi ha fornito gli strumenti per essere un buon animatore e per ricordare a me stesso e approfondire il fatto che essere ministranti non è semplicemente “fare qualcosa”, ma nutrirsi dell’incontro con Gesù in maniera concreta per mettere anche gli altri, attraverso il servizio, nelle condizioni di incontrarLo. Oltre a Sempre in Via, per l’aspetto organizzativo della vita del gruppo mi è stato utilissimo Accompagnare i ministranti: tempi e modalità di incontro, consigli per avviare il gruppo e promuoverlo nella parrocchia, spunti per valorizzare gli aspetti tipici dell’esperienza del servizio liturgico. Ho cercato di fare tesoro di questi due strumenti: perchè non si può accendere la luce di una lampada se questa lampada non è rifornita di buon olio e non ha un buon stoppino.

Vivere il servizio liturgico come occasione per crescere nella fede

Nella prima parte dell’anno così abbiamo accolto i nuovi ministranti, il gruppo dapprima poco numeroso, lentamente si è accresciuto. Vincendo anche le diffidenze di chi pensa che essere ministranti sia “roba da sfigati”. Al contrario essere ministranti è davvero fantastico: poter vivere in prima persona il fare festa con Gesù attorno all’altare, sperimentare la gioia di mettersi in gioco, diventare responsabili ed essere capaci di misericordia e perdono se qualche volta si sbaglia. All’inizio la formazione del gruppo, in larga parte composto da nuovi, è stata basata sulla conoscenza della messa e delle sue parti, su incontri di formazione allo spirito liturgico, secondo le indicazioni teoriche e concrete dei due libri.

Nella seconda parte dell’anno con il gruppo abbiamo sentito l’esigenza una volta al mese di incontrarci per un incontro formativo vivendo un percorso intorno a un obiettivo. Ho scelto per questo la raccolta di incontri Accendi il dono“: perchè è un dono essere ministranti, servire il Signore rispondendo alla sua chiamata, ma siamo chiamati anche ad accendere questo dono, cioè a fare tutta la nostra parte. Il gruppo ha risposto con entusiasmo.

Devo dire che questa esperienza sta dando tanto anche me: sia perchè donando il mio tempo e le mie energie sperimento la gioia di donarmi, ma anche perchè anche la mia fede sento cresce e si irrobustisce nella misura in cui la dono.