Cos’è
In questa celebrazione si rivive, attraverso varie letture, tutta la storia della salvezza, dalla creazione, fino alla risurrezione di Gesù. Nella veglia del Sabato Santo, si celebra il centro della nostra fede: la risurrezione di Gesù dalla morte e il dono per tutti della vita senza fine.
Cosa bisogna preparare
— In sacrestia: gli abiti del Sacerdote: amitto, camice o alba. stola e casula bianche: le più belle, preziose e solenni che si abbiano a disposizione: gli abiti del diacono: amitto, camice o alba, stola diaconale bianca: le più bella, preziosa e solenne che si abbia a disposizione;quadro comandi: microfono acceso e tutte le luci spente.
— In presbiterio: sull’altare: la tovaglia distesa e i ceri spenti: di fianco all’ambone:candelabro per il Cero Pasquale; in luogo visibile: (generalmente davanti all’altare) bacinella per la benedizione dell’acqua: sulla credenza: leggio per il messale e tutto l’occorrente per la Messa. Se vi fosse il Battesimo: rito del Battesimo, sacro Crisma. conchiglia o piccolo recipiente per versare l’acqua sul capo di chi deve essere battezzato. veste bianca, bacinella con limone e sapone per sgrassare le mani dopo l’uso del Crisma e secondo asciugamani. Se il rito del Battesimo non si svolge al Battistero: bacile con supporto e acqua da benedire; un tavolino per porvi tutto l’occorrente per il Battesimo.
— Fuori dalla Chiesa: su un tavolino: messale, uno stoppino lungo, turibolo (spento!), navicella, Cero Pasquale spento, vassoio con i grani di incenso da infilare sul Cero Pasquale e stilo di metallo per incidere il Cero Pasquale, le molle da camino o una paletta in metallo per prendere le braci dal braciere; sul sagrato: braciere con il fuoco acceso o falò.
Come si struttura la celebrazione e come si serve
— Liturgia della luce: Ci si porta in processione, senza la croce, fuori dalla Chiesa, davanti al falò o al braciere. Il ministrante con il messale si pone davanti al Sacerdote che benedirà il fuoco; poi il Sacerdote inciderà una croce sul cero (portare stilo di metallo e grani di incenso su un vassoio) e lo accenderà con uno stoppino prendendo la fiamma dal fuoco benedetto. Successivamente si porrà il fuoco benedetto nel turibolo (portare: molle da camino o paletta in metallo, turibolo e navicella) quindi il Sacerdote (o il diacono) si porta davanti alla processione, fuori della Chiesa, con il cero acceso, lo eleva e canta o dice ad alta voce: «Cristo luce del mondo». A questo punto davanti al cero si portano turibolo e navicella; dietro al Sacerdote si dispongono i ministranti e dietro a questi la gente. Il Sacerdote, sulla soglia della Chiesa dice ancora: «Cristo luce del mondo»: si accendono i ceri dei fedeli prendendo la fiamma dal Cero Pasquale (e non dagli accendini): è il segno che la luce di Cristo raggiunge ogni uomo. La processione riprende e quando il Sacerdote è davanti all’altare si gira verso i fedeli e proclama ancora: «Cristo, luce del mondo». A questo punto si accendono le luci della Chiesa: restano, invece, sempre spente le candele dell’altare. Si pone il Cero Pasquale nel suo candelabro e lo si incensa (portare turi bolo e navicella). Il Sacerdote (o il diacono o un cantore) si porta all’ambone e incensa il libro con il canto dell’Exultet» (portare il turibolo) e subito dopo lo canta.Un ministrante, al termine del canto dell’Exultet toglie il libro con il canto (messale oaltro libro con la musica del canto) e pone sull’ambone il lezionario.
— Liturgia della Parola: a questo punto si spengono le candele tenute in mano dai fedeli e inizia la Liturgia della Parola. Ogni lettura è preceduta da un’orazione (portare il messale).Terminata l’orazione prima dell’Epistola (Lettera ai Romani) si accendono le candele sull’altare, tutti si alzano e si canta il «Gloria». Al canto dell’Alleluia, come si fa nelle domeniche, si portano il turi bolo e la navicella e si incensa il Vangelo. Dopo il Vangelo c’è l’omelia.
— Liturgia battesimale: al termine dell’omelia, il Sacerdote si reca al battistero, se è ben visibile da tutti. Altrimenti, dopo l’omelia, si pone un bacile di fronte all’altare, dove si svolgerà la liturgia battesimale; si porta anche un tavolino con tutto l’occorrente per il Battesimo. Si cantano o leggono le litanie dei Santi e subito dopo si benedice l’acqua immergendovi il Cero Pasquale (due ministranti aiutano il Sacerdote a togliere il Cero Pasquale dal suo candelabro). Terminata la benedizione dell’acqua. si procede al battesimo dei bambini o degli adulti: un ministrante porta il rituale del Battesimo al Sacerdote e un altro tiene il microfono o porta l’asta con il microfono. Quindi il Sacerdote chiede di rinunciare a Satana e invita a fare la professione di fede. Successivamente si battezzano i bambini o gli adulti (passare al Sacerdote la conchiglia per versare l’acqua sul capo) e si ungono con il Sacro Crisma (portare al Sacerdote il vasetto con il Crisma). Terminata l’unzione si fa la consegna della veste bianca. I genitori vanno al loro posto con i bambini battezzati. 1 ministranti del servizio all’altare lavano le mani al Sacerdote (portare: brocca, bacinella con limone e sapone. asciugamano).
Se non ci fosse il Battesimo si benedice comunque l’acqua lustrale (come per il rito del Battesimo) e si rinnovano le promesse battesimali: il in forma di domanda e risposta. Dopo il «Credo» il Sacerdote asperge il popolo con l’acqua benedetta (portare secchiello e aspersorio}.
– Liturgia Eucaristica: tutto procede come al solito.