Adilio era un ragazzo semplice e dalla forte amicizia con Gesù, amava pregare, fare il ministrante e accompagnare don Manuel durante i suoi viaggi di missione.
Adilio Daronch nacque il 25 ottobre 1908 in una famiglia discendente da immigrati italiani. I suoi nonni erano arrivati in Brasile nel 1890 insieme con i figli e si stabilirono a Rio de Janeiro. Il padre Pietro con la madre Judithe avevano una farmacia e grazie a questa aiutarono i molti pazienti che avevano bisogno, soprattutto nel periodo dell’influenza spagnola del 1918 che uccise milioni di persone.
Adilio era un ragazzo semplice e dalla forte amicizia con Gesù, amava pregare, fare il ministrante e accompagnare don Manuel durante i suoi viaggi di missione. Anche nel suo ultimo viaggio, Adilio, accompagnò don Manuel.
Un giorno il Vescovo di Santa Maria, Monsignor Atico Eusebio da Rocha, chiese al sacerdote spagnolo di recarsi in visita presso un gruppo di coloni teutonici brasiliani stanziati nella foresta Tres Passos. Don Emmanuel celebrò la Settimana Santa nella parrocchia di Nonoai, quindi prese il viaggio accompagnato dal giovane Adilio, incurante dei pericoli di una regione scossa dai movimenti dei rivoluzionari. Sostò in un primo tempo a Palmeira: Qui don Manuel amministrò i sacramenti e non mancò di esortare i rivoluzionari al rispetto reciproco, almeno in nome della fede. I più estremisti non gradirono questo intervento del sacerdote e neppure il gesto di aver dato sepoltura alle vittime delle bande locali. I due proseguirono il loro viaggio verso Braga e poi nella colonia militare della zona. I fedeli indigeni avvertirono don Manuel del pericolo che stava correndo ma, egli proseguì nei suoi spostamenti assieme ad Adilio.
Giunti ad un emporio, in cerca di informazioni su come raggiungere i coloni di Tres Passos, trovarono dei militari che con gentilezza si offrirono di accompagnarli. Si trattava in realtà di un’imboscata appositamente organizzata: Padre Emmanuel ed il suo fedele ministrante Adilio, allora appena sedicenne, furono in realtà condotti in una remota zona della foresta ove ad attenderli trovarono i capi militari. Arrivati su un’altura, i due compagni di martirio vennero legati a due alberi e fucilati, morendo così in odio alla fede cristiana ed alla Chiesa cattolica. Era il 21 maggio 1924. Le bestie della foresta rispettarono quasi miracolosamente i corpi dei due martiri e solo dopo quattro giorni i coloni riuscirono a dare loro una degna sepoltura.
Dal 1964 le loro spoglie vennero traslate nella chiesa di Nonoai.
Il 16 dicembre 2006 papa Benedetto XVI riconosce il martirio di Adilio Daronch e di don Manuel e il 21 ottobre 2007 il cardinal Josè Saraiva Martins li dichiara beati.